N° 28/2018 – 1938-2018: A OTTANT’ANNI DALLE LEGGI RAZZISTE ANTISEMITE DELL’ITALIA FASCISTA

N° 28/2018 – 1938-2018: A OTTANT’ANNI DALLE LEGGI RAZZISTE ANTISEMITE DELL’ITALIA FASCISTA

Abstract:

Il significato di questo numero monografico è racchiuso nelle parole che, insieme all’immagine del gruppo delle madri costituenti, Liliana Segre, figura eccezionale di donna e di testimone, ci ha consegnato nell’intervista concessa a Veronica Granata: «Se il fascismo è l’autobiografia della Nazione, l’indifferenza è la chiave di lettura per interpretarlo. […] È lo studio della storia l’antidoto alla barbarie, una disciplina molto speciale che ci insegna a non ricadere nell’errore».

I contributi pubblicati nel numero spaziano dalla ricerca all’analisi storiografica. Francesca Cavarocchi nei suoi due articoli inaugura e prosegue l’indagine sull’applicazione della legislazione antisemita nel Ministero degli Esteri, riportando alla luce ulteriore materiale inedito. Il lavoro di Simona Salustri è dedicato alla nota figura di Elena Cortellese Platania, qui affrontata dalla prospettiva originale del contributo femminile delle universitarie fasciste al razzismo e all’antisemitismo fascista. Sull’atteggiamento della chiesa cattolica di fronte al razzismo fascista si concentra Tommaso Dell’Era nel suo studio su Giovanni Cazzani e il suo scambio epistolare dell’agosto 1938 con Roberto Farinacci, da cui emergono importanti elementi per un approfondimento della sua visione del rapporto tra chiesa ed ebrei e del suo approccio alla questione delle conversioni. L’altro contributo di Dell’Era costituisce una prima analisi sulla base di materiale inedito della figura di Arturo Donaggio, uno di coloro che risultarono firmatari del documento Il fascismo e i problemi della razza (noto anche come Manifesto degli scienziati razzisti) del luglio 1938.

All’analisi storiografica rispettivamente del tema dei campi di concentramento fascisti e del rapporto tra sinistra ed ebrei sono dedicati i lavori di Giuseppe Lorentini e Claudio Brillanti che restituiscono la complessità dell’oggetto delle loro ricerche e rappresentano un utile punto di vista sulle questioni.