Urbex Rossa. Viaggio tra le rovine segrete del Comunismo


Abstract: Abbiamo il piacere di informare i nostri lettori che il Giornale di Storia ha attivato una collaborazione con Arte.tv, la piattaforma digitale franco-tedesca che pubblica e diffonde documentari, film, concerti, programmi di approfondimento di carattere culturale, storico, artistico e scientifico, visibili gratuitamente in streaming.

Direttamente da questa pagina, sarà possibile accedere ai filmati, e godersi la visione dei documentari che via via saranno proposti.
Ovviamente, restando fedeli agli interessi e agli argomenti trattati dalla nostra rivista, i contenuti che vi proporremo saranno legati alla Storia e alle sue molteplici connessioni e implicazioni.
I documentari saranno accompagnati da una nota introduttiva e da un corredo fotografico volti a contestualizzare la visione del film e gli argomenti trattati.

Arte.Tv con la nuova serie dal titolo Urbex Rossa. Viaggio tra le rovine segrete del Comunismo, ci regala otto brevi documentari, otto istantanee di esempi di architettura di città ex comuniste dell’Europa centrale e orientale.

Con l’aiuto di guide esperte – animate da curiosità, interesse storico, artistico e culturale, o semplicemente stimolate dai ricordi personali – ci addentriamo in una “esplorazione urbana” tra i luoghi simbolo della propaganda sovietica, aree abbandonate, palazzi fatiscenti, mausolei, sedi di imprese e luoghi di svago.

Ambienti ormai svuotati dalla presenza umana e abitati unicamente da documenti stracciati e sbiaditi, mobili accatastati, statue e affreschi saccheggiati o logorati dal passare del tempo.

Un esempio di architettura così maestosa e prepotente alla quale, come afferma giustamente l’attivista Miodrag, nel condurci nella sua Belgrado, “nessuno può essere indifferente, perché troppo bello, troppo brutto, troppo dominante. Qualunque cosa è sempre troppo”.

Consigliamo ai nostri lettori questo viaggio, affascinante e inconsueto, talmente inverosimile nella stravaganza delle forme e dell’inventiva architettonica da sembrare un set cinematografico. Un viaggio che ha il pregio di condurci verso una realtà altrimenti sconosciuta, tra esempi di vestigia “rosse” spogliate del loro significato simbolico, nella loro desolante solitudine.

Buona visione!!