Imprenditori e reti nel XVII secolo milanese. Le basi economiche e sociali delle compagnie Cernezzi e Odescalchi


Abstract: Negli ultimi decenni gli storici hanno ricalibrato il peso delle élites della Lombardia spagnola durante l’età moderna. Quest’approccio ha permesso di osservare non solo l’ascesa degli imprenditori economici della capitale ducale nel commercio e nelle finanze internazionali, ma anche i collegamenti delle compagnie originarie in altri centri nei circuiti dell’economia europea e globale. In quest’articolo si trattano le basi del successo economico secentesco di due famiglie imprenditoriali comasche, i Cernezzi e gli Odescalchi attraverso la costruzione di network di fiducia. Si analizza la loro espansione economica verso il nord delle Alpi e il Mediterraneo grazie a una prospettiva transnazionale basata su un case study che fa luce sull’integrazione di Como e del suo circondario nei sistemi produttivi, commerciali e finanziari internazionali.

In recent decades, historians have reassessed the weight of Spanish Lombardy’s elite during the early modern period. This approach has allowed historians not only to observe the entrepreneurs of Milan that succeeded in international business but also the companies from the Alps and their border areas that were integrated in the European and global economic circuits. This article deals with how two entrepreneurial families from Como, the Cernezzi and Odescalchi, set up the basis of the economic success in the 17th century. Through this case study, and using a transnational approach, expansion toward the north of the Alps and to the Mediterranean will be analysed, in addition how the integration of the region was possible in the productive, commercial and financial international systems.

Il 20 maggio del 1623 da Venezia, Francesco Cernezzi, agente commerciale e finanziario della compagnia dei fratelli Odescalchi, inviava una lettera a Como informando Bartolomeo Odescalchi che:

A Piacenza abbiamo fatto una fiera molto debole, che i denari mezo si donavano et l’altra metà non se ne cavava frutto. […] E manco male che anco qui [in Venezia] si è in grandissima larghezza.

E più avanti aggiungeva:

In Alemagna li negoci cominciano a risurgere et quelli Ferlinetti fanno qualcosa. In però, vorrei che vostra signoria pensi che non si perdesse a fatto il nome della Casa [Odescalchi] in quei paesi et se si facesse presto, mentre di là memoria è fissa.

Questa lettera custodisce una delle chiavi di lettura per comprendere come diverse famiglie milanesi potessero superare gli ostacoli delle trasformazioni economiche del Seicento.
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