«EXTINCTA CANDELA». Il rituale orgiastico attribuito agli eretici nel Medioevo latino

«EXTINCTA CANDELA». Il rituale orgiastico attribuito agli eretici nel Medioevo latino

Abstract: L’articolo si propone di studiare le fonti medievali che riferiscono di un presunto rituale orgiastico che sarebbe stato pratica abituale di diversi gruppi di eretici nel corso della storia, non al fine di stabilire la realtà o meno di questo asserito rituale, giacché l’inesistenza di fonti estranee alla penna ostile dei polemisti ecclesiastici o degli inquisitori rende impossibile questa operazione e induce piuttosto a pensare che si tratti di un’invenzione letteraria e non di qualcosa di reale, quanto allo scopo di indagare quali siano i motivi che hanno contribuito a determinare il successo e la diffusione dello stereotipo.

The article proposes to study the medieval sources that relate about an alleged orgiastic ritual that was said to be a customary practice amongst many heretical sects throughout history. The goal is not to establish or disprove the historical reality of this ritual: the absence of evidence of the ritual beyond the hostile accounts of church writers makes this endeavor impossible and leads to think that this may well be a literary invention rather than something grounded in reality. Our purpose will be to enquiry the reasons that contributed to determine the success and spread of the stereotype.

Un efficace strumento retorico nella battaglia che vide opporsi la Chiesa romana e i gruppi che professavano dottrine da essa divergenti, i cosiddetti eretici, fu l’accusa rivolta a questi ultimi di praticare forme di depravazione e licenziosità sessuale di varia natura. Si tratta di un elemento di lungo periodo del discorso ecclesiastico, che si sviluppa e si afferma a partire dall’epoca in cui si strutturavano le prime comunità cristiane: sono esse, infatti, le prime a essere state bersagliate da simili accuse nelle opere polemiche degli scrittori pagani; come è stato rilevato, tra gli altri, da Norman Cohn, uno degli storici che ha più approfonditamente studiato questo genere di accuse, è Marco Minucio Felice uno dei primi a fornire una chiara descrizione di un rituale orgiastico presentandolo come una calunnia messa in giro dai pagani per screditare i cristiani. Ma, a partire dal trionfo della religione cristiana nell’Impero, dai tempi dei Padri antichi e poi per tutto il corso del Medioevo, capita sovente di incontrare nelle fonti storie di simili aberrazioni (non di rado accompagnate dall’accusa – in sé ben più grave – di infanticidio) che vengono abilmente cucite addosso ora a questo, ora a quel gruppo di eretici.

Una ripresa nella diffusione di questo genere di racconti diffamanti inizia a partire dall’Undecimo secolo, assumendo la forma di un preciso rituale orgiastico, nel quale l’accento viene posto non solo e non tanto sulla lussuria dei partecipanti, quanto sulle precipue finalità cultuali degli atti stessi; queste narrazioni si ripresentano nelle fonti con una certa frequenza e costituiscono a pieno titolo uno stereotipo del discorso anti-ereticale.

L’intento di questo saggio non è primariamente filologico o filogenetico, volto cioè a ricostruire con precisione l’evoluzione dello stereotipo del rituale orgiastico degli eretici dalla sua prima comparsa sino alla sua confluenza, alle soglie dell’Età Moderna, nell’immaginario del sabba di streghe e stregoni; il tema sarà trattato, invece, al fine di compiere un’operazione di tipo eziologico o ermeneutico, forti anche dell’ausilio di studiosi che hanno più o meno approfonditamente affrontato il tema in passato.

Cercherò, in altre parole, di risalire a quali fossero i motivi che spinsero un nutrito ed eterogeneo gruppo di scrittori (e talvolta, come vedremo, inquisitori) della cristianità latina a inserire simili racconti nelle loro opere e a quali esigenze rispondesse questa strategia. Nel fare ciò, prenderò in esame un arco cronologico che va dall’XI al XV secolo circa, limitandomi a quanto concerne l’Europa occidentale.

L.-Colombo_Extincta-candela