La collaborazione scientifica tra il prof. Eugenio Sonnino z.l. e la Comunità Ebraica di Roma

La collaborazione scientifica tra il prof. Eugenio Sonnino z.l. e la Comunità Ebraica di Roma

Abstract: Il contributo descrive il lungo rapporto tra il professor Eugenio Sonnino e la Comunità Ebraica di Roma, un’attività grazie alla quale sono state elaborate ricerche statistiche e demografiche che hanno permesso di aggiungere tasselli importanti alla storia della Comunità romana e di effettuare un più rapido accesso ai dati demografici conservati nel suo Archivio Storico, utili anche per la redazione degli alberi genealogici delle famiglie ebraiche romane. Rilevante è stata anche la sua testimonianza circa il periodo della Seconda Guerra Mondiale che ha oltretutto permesso il riconoscimento del professor Giuseppe Caronia come Giusto fra le Nazioni, la massima onorificenza civile israeliana.

Il primo rapporto tra il prof. Eugenio Sonnino z.l. e la Comunità ebraica di Roma, i cui dati sono stati pubblicati, risale agli anni Sessanta del Novecento, quando egli realizzò uno studio statistico/demografico su tale Comunità focalizzato sulle problematiche dei giovani. Successivamente lavorò sulla popolazione anziana attraverso l’ausilio di 22 collaboratori che intervistarono un campione di 200 iscritti. Seguì poi un’analisi generale sui membri della CER, nata grazie alla collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica. A tale riguardo si segnala che, dopo un lungo periodo in cui non è stato possibile studiare i dati raccolti, sono iniziate importanti ricerche che consentiranno di comprendere i cambiamenti della collettività ebraica romana a trent’anni dell’arrivo degli ebrei di Libia. Il nuovo gruppo di sefarditi ha modificato profondamente il tessuto culturale, sociale ed economico della compagine ebraica capitolina e l’anno analizzato (1997) restituisce una fotografia di enorme importanza storica per capire i cambiamenti di una comunità alla vigilia delle profonde modificazioni legate ai processi di globalizzazione e alla forte spinta innovativa prodotta dalle nuove tecnologie.

In effetti, la collaborazione continuativa con la Comunità romana è iniziata nei primi anni del 2000 quando, grazie all’incontro con lo staff dell’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma, fu attivata la convenzione fra la Comunità e la cattedra di demografia storica della Facoltà di statistica dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. La proficua cooperazione si trasformò presto in uno splendido rapporto umano.

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Importante è stato l’apporto del prof. Sonnino z.l. agli studi concernenti gli ebrei dell’Urbe. A questo proposito, ricordiamo lo studio relativo al colera a Roma nell’Ottocento svolto in collaborazione con la dott.ssa Maria Rosa Protasi e l’analisi della popolazione ebraica romana nel 1868, realizzato insieme al demografo Daniele Spizzichino e Micol Ferrara.

Sempre grazie alla collaborazione con la cattedra di demografia storica, da un punto di vista strettamente archivistico fu importantissimo acquisire una serie di dati in forma digitatale provenienti dai registri dell’anagrafe storica della Comunità ebraica di Roma (nascite, decessi, matrimoni, censimenti della popolazione, ecc.).

La creazione di specifici database è necessaria alla ricostruzione degli alberi genealogici delle famiglie ebraiche romane nonché alla comprensione dei cambiamenti demografici in atto nel periodo terminale dell’Era del ghetto, nella fase dell’emancipazione e nel periodo successivo e, inoltre, mostra dettagli sui cambiamenti della Comunità ebraica di Roma, nella fase di massima integrazione nel società prima delle leggi antisemite del 1938 e poi, nel secondo dopoguerra, sino al “miracolo economico”. Tali database consentono oggi di effettuare molte ricerche con tempi estremamente rapidi rispetto agli anni precedenti quando era disponibile il solo materiale cartaceo.

Inoltre, il prof. Sonnino z.l. ha contributo a determinare nuove collaborazioni nate dai rapporti tra la sua equipe e lo staff dell’ASCER, importanti per la ricostruzione di interi spaccati della storia demografica, economica e sociale della nostra collettività.

L’ultimo lavoro svolto con l’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma “Giancarlo Spizzichino” è stato l’intervista, realizzata assieme al fratello Giacomo, riguardante il salvataggio della loro famiglia da parte del prof. Giuseppe Caronia che, durante la seconda guerra mondiale, riuscì, grazie a una serie di stratagemmi, a salvarli dai nazifascisti.

Il prof. Sonnino z.l. metteva forza d’animo, impegno e serietà in tutto ciò che faceva e a maggior ragione in quell’occasione l’impegno fu enorme in quanto già gravemente malato. Tuttavia, egli volle lasciare la sua testimonianza che ci ha regalato un contributo importante alla storia orale e alla ricostruzione storica di quel periodo.

Fu proprio lui a preparare la pratica per lo Yad Vashem, grazie alla quale il prof. Caronia fu insignito della massima onorificenza civile israeliana di “Giusto fra le Nazioni” per la sua attività di salvataggio durante la seconda guerra mondiale.

L’intervista è stata poi lo stimolo a realizzare un volume rilevante soprattutto dal punto di vista della didattica (La punizione che diventò salvezza. Il salvataggio della famiglia Sonnino durante la Shoah ad opera del Prof. Giuseppe Caronia, a cura di Silvia Haia Antonucci e Micol Ferrara, Udine, Forum Editrice Universitaria, 2014, a cui è allegato il DVD di S. H. Antonucci e M. Ferrara, Non dovevamo essere qui, documentario realizzato dall’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma e dall’Associazione culturale “Le Cinque Scole”, Roma, società DocLab). La pubblicazione ha avuto un numero considerevole di presentazioni e ha dato luogo a interessanti dibattiti svolti in ambito didattico e accademico.

Ricorderemo sempre del prof. Eugenio Sonnino z.l., oltre al suo rigore nelle ricerche, il suo sorriso aperto, la sua disponibilità a condividere il suo sapere con gli altri, la sua gentilezza, la sua simpatia, il suo modo garbato di porsi verso i suoi interlocutori.

Ci ha lasciato molto sia sul piano scientifico, sia su quello umano e la sua eredità resterà per sempre nei cuori dei fortunati che l’hanno conosciuto e negli studiosi che attingeranno, adesso e in futuro, alle sue opere.

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