Ai confini del mondo: la presenza islamica nell’Oceano Atlantico tra tardo medioevo e prima età moderna


Abstract: La storia della conquista del Nuovo Mondo è stata raccontata secondo diverse prospettive. I recenti studi focalizzati sul punto di vista ebraico, arabo e turco hanno mostrato come la scoperta dell'area atlantica nella prima età moderna è più ricca e complessa, di quanto già immaginato. La storia dell'islam nelle Americhe offre un importante esempio di questa ricchezza, proponendo nuove interessanti informazioni e questioni storiografiche.

Per molto tempo l’Atlantico ha rappresentato per gli storici uno spazio e una prospettiva di
grandi proporzioni su cui misurare un gran numero di fenomeni differenti: dai commerci
oceanici, alla tratta degli schiavi, sino all’eredità coloniale e “medievale” in America Latina.
Ma a lungo tale spazio e tale prospettiva hanno avuto come punto focale soprattutto l’Europa
e alcuni specifici spazi Americani. In altre parole la storia atlantica ha rappresentato solo una
prospettiva allargata delle dinamiche europee. Da un paio di decenni, però, si sta percependo
che è possibile invece usare la prospettiva atlantica per cambiare sguardo: in primo luogo
decentralizzare l’Europa e prestare attenzione alle regioni non europee; in secondo luogo
analizzare le dinamiche attraverso cui culture differenti entrarono in relazione, riscrivendo la
propria storia proprio a partire dallo spazio atlantico comune che le vedeva protagoniste.
Credo che proprio in questo senso sia lecito e importante parlare di storia Atlantica come
storia globale. Perché la storia globale, al suo meglio, non è il mero allargamento di
prospettiva geografica, ma un consapevole decentramento delle narrazioni, che faccia
allontanare lo storico dalle capitali politiche per cogliere la vita così come si sviluppò ai
margini. Ed è ai margini dell’Atlantico, nei porti africani, come nelle baie sudamericane, che
il commercio e gli scambi ebbero un ruolo fondamentale nel definire nuove culture e nuove
identità collettive.
Collocare in tale quadro anche uomini e donne provenienti dal mondo
musulmano è un modo per accrescere la complessità del quadro e cogliere dinamiche
profonde che la storia più classica, quella vista dalle capitali, ha spesso finito col celare.
Oggi cominciamo a percepire quanto complessa e per nulla monolitica sia stata la relazione
tra conquista militare e istituzionale e “conquista spirituale”, per usare la famosa definizione
di Robert Ricard (definizione che comunque lascia ancora aperti numerosi problemi di carattere epistemologico).

“The story of the Conquest of the New World has been told from different perspectives. The recent studies focused on Jew, Arab and Turk point of view have shown how the discovery of Atlantic area in the Early Modern Age is richer and more complex than previously imagined. The history of Islam in the Americas is an important example of this richness, proposing new interesting historiographical information and issues.”

Aiconfinidelmondo-2